Descrizione
                                                
                                          
										  II toponimo di Civitella deriva probabilmente da civitas (cittadella), come suggerisce il suo stesso aspetto.
Civitella, nel Comune di Scheggino,  si presenta come un castello ellittico di pendio, cinto da mura ben  conservate nella parte esposta a sud, lungo uno dei percorsi montani  minori che collegavano la Valle del Fiume Nera con il territorio di Monteleone di Spoleto.  Questo percorso è testimoniato anche dall`esistenza, a partire dal  tardo medioevo, di un pellegrinaio chiamato Hospitaìe S. Crucis che  sorgeva nei pressi di Civitella e che la tradizione identifica invece  con un edificio con portale architravato e scolpito, accanto alla  parrocchiale.
Nella cinta muraria si aprono due porte: la "porta priora", a monte, è preceduta da un passaggio coperto a volta, e da resti di un bastione; della "porta da piedi",  all`estremità dello scosceso pendio, sopravvive oggi solo l`arco  ogivale in pietra. La distribuzione interna, tipica degli insediamenti  arroccati sulla parte più alta di un colle, è caratterizzata da una  strada di spina (che collega in forte pendenza le due porte) e da strade  trasversali a servizio delle residenze.
L`edilizia del paese è in genere molto sobria ma non mancano  particolari che denotano una certa accuratezza (bifore, logge,  piattabande). Alcuni edifici dei sec. XVI e XVII rivelano le aspirazioni  di una modesta classe di proprietari ad una edilizia artistica: come si  vede nelle case Diosi e Spera, con portali e finestre ornate. Il  castello di Civitella, nonostante vi si osservi qualche intervento di  recente ristrutturazione, conserva ancora nel complesso le sue  caratteristiche architettoniche originali.
Lungo il percorso montano che da Ceselli sale a Civitella si trova il Santuario di S. Maria della Luce, riferibile al secolo XVI (nel portale della chiesa è incisa la data 1528), che riceve la dedica da un’immagine della Madonna, raffigurata in un affresco quattrocentesco, protetto da un tabernacolo inserito nella muratura di un edificio più antico.
Il Santuario di S. Maria della Luce è composta da due distinti ambienti separati da un arco: il primo con pavimento in cotto e copertura a capriata lignea, il secondo con pavimentazione in pietra e volta a botte che appartiene ad un edificio romanica attestato anche da altri ambienti annessi, utilizzati come eremo, e dai conci reimpiegati nel muro di cinta dell’adiacente cimitero. Queste tracce hanno fatto pensare all’antica Pieve di S. Pietro di Civitella, che non è stata ancora localizzata con certezza.